Dal seminario organizzato dalla Camera Civile emerge che le tre principali novità (Inad, area web riservata a seguito di mancata notifica, esecuzioni), come ha ricordato Maurizio Reale, sono previste ma non ancora attuate
Un appuntamento dedicato tutto al processo telematico, quello tenutosi giovedì 25 maggio, e organizzato dalla Camera Civile nella sala biblioteca dell’OdA.
A parlarne, uno degli studiosi della materia tra i più noti: Maurizio Reale, del Foro di Teramo e Cultore della materia “Informatica Giuridica” all’Università degli Studi di Milano, i cui testi sono da anni punto di riferimento per sciogliere i nodi sulle notificazioni e comunicazioni telematiche da parte degli avvocati.

Introdotto da Paolo Del Giudice, del Direttivo della Camera Civile, Maurizio Reale ha ricordato come il D. leg. 149/2022, che ha una gestazione di oltre otto mesi dalla legge delega 206/21, “è apparso subito non esaustivo. Dopo qualche mese, a dicembre 2022, la legge di stabilità ha imposto al Governo di anticipare le riforme , comprese quelle telematiche. Ma non è bastata nemmeno la legge di stabilità e c’è voluto il milleproroghe , a salvare alcune norme entrate nel periodo pandemico (vedi il rilascio della formula esecutiva in modalità telematica) prima che scadessero. Ma non è finita qui poiché è sopravvenuto il D.L. 13/2023 a modificare le norme già entrate in vigore il primo gennaio sui depositi telematici e quelle che poi sarebbero entrate in vigore a marzo 2023. Dal D.L. 13/2013 in poi, i magistrati hanno obbligo di deposito sia dei verbali di udienza sia dei provvedimenti, mentre prima quest’obbligo riguardava il solo decreto ingiuntivo”.
Una delle principali novità della Cartabia riguarda l’introduzione dell’art. 3 ter alla legge 53/94 : “Dal primo marzo 2023 dobbiamo verificare la possibilità di notificare via pec i nostri atti- ha ricordato Reale-. La riforma Cartabia prevede obbligo di notifica a mezzo pec anche nei confronti del cittadino, se ha una pec all’interno dell’INAD (indice nazionale domicili digitali -pubblico elenco). Peraltro, anche gli avvocati inseriti nell’INI -PEC saranno inseriti nell’INAD come persone fisiche. Gli avvocati possono optare per un indirizzo per inserire nell’INAD diverso da quello del Reginde (entro 30 gg) ma non possono sottrarsi. Detto questo, ancora l’INAD non esiste”.
Venendo al caso di mancata consegna pec, Reale ha osservato che il legislatore non aveva mai normato, finora, il caso in cui la mancata notifica sia imputabile al destinatario: “La novità della riforma sta nel fatto che in questi casi, dal primo marzo il legislatore prevede che l’avvocato non debba ricorrere all’unep o alla notifica postale in proprio. Dovrà utilizzare un’area web riservata, a norma del codice della crisi e dell’insolvenza (a pagamento). Qui Dovremo indicare i motivi per cui la notifica pec non è andata a buon fine. La notificazione si ha per compiuta il decimo giorno dopo l’inserimento nell’area web. Peccato che quest’area web ancora non esista. Inoltre rimane fuori da questa ipotesi la tentata notifica nei confronti della PA. Infatti, l’articolo 3-ter della legge 53/1994 in questo caso non si applica e quindi bisogna andare all’Unep ed effettuare una notifica tradizionale. Come nei confronti di persone fisiche non dotate di pec”.
Terza novità: “La riforma prevede obbligo di notifica degli atti esecutivi anche da parte dell’ufficiale giudiziario. Quindi non dovremo andare più dall’’ufficiale giudiziario. Quel che dobbiamo sapere è come trasferirgli la richiesta di pignoramento, e sapere come l’ufficiale giudiziario ci deve restituire gli atti.Ma non è stato ancora emanato il decreto per passare al telematico. Quindi- ha concluso Reale in punto di notifiche telematiche- vi ho parlato di tre riforme che ancora non possono essere applicate”.
(l’interno intervento dell’avv. Maurizio Reale si potrà ascoltare al link di fondo pagina).
Fabrizio Sigillò, del Foro di Catanzaro, Docente a contratto di informatica giuridica all’Università “Magna Graecia” , invitato da Maurizio Reale, è intervenuto brevemente sul tema del pagamento telematico: “Dalla scorsa settimana c’è una nuova modalità che sostituisce anche il Pagopa. Se si applica all’UNEP, dovremo andare lì a chiedere quanto si paga, poi andare nel tabacchino più vicino, pagare con PAgoPa e tornare all’UNEP. Invece, i penalisti possono ancora utilizzare il bollo”.
(l’interno intervento dell’avv. Sigillò al link di fondo pagina).
Ultimo intervento della giornata, quello di Noemi Parrussolo, addetta all’assistenza tecnica, telefonica e mail per iservizi erogati da Lextel, che ha illustrato gli strumenti per effettuare una notifica pec e il significato dei messaggi di mancata consegna.
(l’intervento completo al link di fondo pagina)
In chiusura dei lavori, moderati da Angelo Terranova, la presidente della Camera Civile Francesca Gradia ha ringraziato i numerosi partecipanti. E’ intervenuto Andrea Sicilia, Area Manager di Business Line Lextel.
https://attendee.gotowebinar.com/recording/6900879554427405143
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